Donne magiche: Tituba

Nell’inverno del 1691 la piccola e tranquilla cittadina di Salem viene all’improvviso sconvolta. 

Due ragazzine, Betty e Abigail, iniziano ad avere comportamenti bizzarri: si inizia a pensare che siano vittime di stregoneria.

Vengono inizialmente accusate tre donne: una di queste era la schiava nera Tituba, che aveva il compito di occuparsi delle due bambine “stregate”. 

Mentre le altre accusate tacciono, Tituba confessa di essere una strega, di aver gettato malefici su Salem, di avere rapporti con il diavolo.
Il suo resoconto è ricco di dettagli: gatti neri, teste di maiale, rituali satanici nei boschi, voli a cavallo di scopa.

La donna fa inoltre i nomi delle altre sue compagne streghe della congrega. 

La sua testimonianza getta Salem nell’isteria e nella cittadina inizia la vera e propria caccia alle streghe: quasi duecento persone vengono accusate di stregoneria e ben diciannove, tra uomini e donne  (ma soprattutto donne) vengono impiccate o uccise crudelmente fino al settembre 1692.

Stranamente Tituba non verrà mai giustiziata.
Dopo 15 mesi in carcere un uomo misterioso pagò per la sua scarcerazione.

Tituba, libera, scomparì, senza lasciare alcuna traccia. 

Di lei non si seppe più nulla.